Care e cari,
dopo 80 giorni di mobilitazione stiamo, finalmente ottenendo risultati. Non abbiamo ancora dato risposte (per la verità non tocca a noi darle) ma l’aver ottenuto una cabina di regia operativa ed un tavolo sulle emergenze finanziarie è, indubbiamente, un primo risultato che dimostra che ….si può fare!
Ho conosciuto in questi mesi di condivisione con voi molta rabbia, quasi disperazione ed ho visto lo sconforto, la depressione e la “furia” di chi non crede più in niente e, soprattutto, non vede più il futuro.
Al contrario, questa nostra esperienza, la nostra vertenza, ha un senso se guarda al futuro se ci da strumenti per pensare che possiamo farcela. Soprattutto ha un senso se saremo chiari fra di noi e con quanti guardano a noi: la posta in gioco è dare risposte immediate a quanti sono stati colpiti ed evitare che accadano nuovi disastri territoriali legati alla cattiva gestione del territorio e delle risorse.
Dunque abbiamo bisogno di tutti: delle aziende colpite (agricole, turistiche e non), delle famiglie che hanno perso casa, di quanti hanno lavorato in questi anni per la difesa del territorio, delle associazioni che condividono gli obiettivi, dei tarantini e dei materani. Per tenere insieme quello che è stato diviso da mille corporativismi e mille egoismi miopi in questi anni dobbiamo mettere in campo il progetto per il futuro del nostro territorio e l’impegno per soddisfare i diritti di quanti sono stati direttamente colpiti. Dobbiamo tutti capire che in questa esperienza ognuno è indispensabile nella misura in cui si mette in gioco, si cambia e si modifica, contaminandosi e relazionandosi con gli altri: i personalismi sono sempre in agguato e sono sempre nemici da sconfiggere se vogliamo garantire bisogni collettivi e comuni.
Dobbiamo coltivare l’unità fra di noi e con quanti possiamo costruire insieme dei percorsi, valorizzare le differenze che ci attraversano, imparare a tenere insieme la determinazione che ci da forza con la capacità del confronto e dell’alleanza. Soprattutto avere voglia di vincere come una squadra che sta facendo il campionato decisivo. E quando la squadra segna un goal come abbiamo fatto ieri, dobbiamo andarne fieri, rivendicarlo e capire che siamo più forti. Non abbiamo ancora vinto la partita ma siamo in campo e ce la stiamo giocando. Il goal di ieri lo abbiamo fatto con l’azione di squadra… con la lotta, la proposta, la determinazione ma, anche, perchè siamo usciti da Metaponto, siamo arrivati a Bernalda dove abbiamo cercato e trovato un gruppo di cittadini che ci sostiene, un Comune ed un sindaco attenti e coinvolti, l’attenzione e la simpatia dei media che parlano spesso di noi, la disponibilità di quanti in Regione hanno condiviso, la nostra capacità di guardare alla ricerca delle alleanze ed all’allargamento che ha prevalso sulla rabbia. Ieri sera l’assessore Rosa Gentile nel Consiglio Comunale Aperto ci detto: “qualcosa sta cambiando” esortandoci a non guardare sempre al passato ed a lavorare per trovare risposte e soluzioni. Per un Comitato che si pone l’obiettivo di Difendere le Terre Joniche, il passato incombe come un macigno, troppe promesse non mantenute, troppi guasti, troppo grande l’uso distorto che la gestione politica ha fatto delle risorse per evitare di farci i conti……vogliamo, questa volta, evitare che accada di nuovo e, dunque, il Comitato dovrà sviluppare una iniativa forte nei confronti della politica proprio sugli errori del passato. Credo, però, che noi dovremo raccogliere la sfida che ci propone Rosa Gentile, dovremo avere la capacità di far valere le nostre istanze sul piano tecnico ed operativo “qui ed ora” come ci viene proposto ed andare a vedere “il cambiamento” di cui parla l’assessore sia per vedere se c’è davvero sia perchè il cambiamento ha bisogno di noi, della nostra capacità, della nostra determinazione, della nostra trasparenza, della nostra saggezza e, nel caso, del nostro sostegno. Abbiamo intitolato la nostra iniziativa con il motto “Ognuno faccia la sua parte”, noi faremo la nostra mettendo in campo il meglio possibile di capacità nella cabina di regia affidata al coordinamento dell’Assessore Rosa Gentile Lo faremo certamente da movimento maturo quale siamo ricordando a tutti che il metro che ci guida è semplice: trasparenza e determinazione nel garantire le persone e le aziende coinvolte, il territorio e tutti i cittadini che ci vivono.
Gianni Fabbris