Pubblicato su Corriere del Veneto (leggi articolo originale)
VENEZIA — Google fa un sacco di cose: trova pagine internet, esegue operazioni matematiche, calcola conversioni in valuta straniera e individua sulla mappa indirizzi, luoghi e imprese. Non solo. Ora permette agli agricoltori di ridurre al minimo il tempo da dedicare alle procedure burocratiche per accedere ai fondi europei per l’agricoltura. Il colosso informatico di Mountain View sta sviluppando per conto dell’Agenzia veneta per i pagamenti in agricoltura (Avepa) un’applicazione che permette agli utenti di fare una fotografia con il proprio cellulare e certificare così il luogo e l’orario dello scatto senza possibilità di manomissione. «In questo modo gli agricoltori che devono eseguire o eliminare opere specifiche sui loro campi per accedere ai finanziamenti europei potranno autocertificare l’avvenuta realizzazione o abbattimento delle strutture con un semplice scatto del telefono senza dover perdere tempo con continui controlli degli ispettori», spiega il direttore dell’Avepa Fabrizio Stella. Il programma di geolocalizzazione di Google permetterà inoltre agli ispettori di condividere in tempo reale tutte le informazioni necessarie per ridurre al minimo le verifiche dei funzionari dell’Avepa. «Le aziende agricole venete ricevono fondi pubblici e per questo devono essere sottoposte a continui controlli – prosegue Stella -. I controlli burocraticiperò interferiscono con il lavoro quotidiano delle aziende e portano via quasi cento giorni all’anno rappresentando un costo a volte insostenibile».
L’introduzione delle autocertificazioni dunque dovrebbe ridurre i tempi dei controlli e tradursi in una maggiore produttività per le singole aziende. D’altra parte, l’uso delle coordinate gps in agricoltura non è una novità. Tutte le operazioni dalla semina alla raccolta vengono fatte con l’uso di strumenti informatici di precisione e, secondo i tecnici di Avepa, non ci saranno difficoltà di adattamento alle nuove tecnologie. A partire da quest’estate infatti sarà introdotta anche la firma elettronica per l’accesso al gasolio agevolato destinato all’agricoltura. I titolari delle aziende che finora avevano un libretto cartaceo che doveva essere compilato manualmente ogni volta che si acquistava la quota prevista di carburante a prezzi calmierati potranno accedere alle provviste con una semplice certificazione elettronica garantita dalle cosidette wacom (tavole adatte alla registrazione delle firme elettroniche già in uso nelle concessionarie autostradali e in alcuni uffici avanzati della pubblica amministrazione).
«Con queste operazioni abbiamo risparmiato un milione e settecentocinquantamila fogli di carta, pari a duecento metri linerai di archivio», conclude Stella. L’introduzione di strumenti informatici ha anche migliorato negli ultimi anni la qualità dei controlli spingendo gli istituti di credito ad anticipare i finanziamenti comunitari che arrivano scaglionati a quasi un anno di distanza. Le aziende agricole che hanno diritto a un finanziamento comunitario potranno chiedere all’Avepa due codici pin. Una prima chiave numerica per controllare presso una ventina di istituti convenzionati i tassi di interesse agevolati delle anticipazioni (che in media si aggirano sul 4,5% e non hanno spese di istruttoria) e una seconda chiave per aprire un conto corrente dedicato su cui verrà versato dall’istituto di credito l’80% del finanziamento previsto. A quel punto i titolari delle aziende agricole potranno svuotare il conto fino all’ultimo centesimo e non dovranno fare più nulla: sarà la stessa Avepa a versare, quando Bruxelles erogherà i fondi, il corrispettivo finanziario comprensivo degli interessi per chiudere il conto. Il fondo complessivo per le aziende venete è di 350 milioni di euro.