Pubblicato su regione.emilia-romagna.it (leggi articolo originale)
Trenta milioni per incentivare l’ammodernamento delle aziende agricole, in modo da favorire il processo di innovazione tecnologica e migliorare il rendimento globale e altri 20 milioni per agire in maniera forte sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese.
Sono le cifre messe a disposizione da due bandi regionali finalizzati alla ripresa del settore agricolo nelle aree colpite dal terremoto. Per quanto riguarda il primo bando da 30 milioni di euro, la Regione prevede che le domande siano presentate entro il 15 ottobre 2013 all’amministrazione provinciale competente per territorio.
E’ rivolto ai titolari d’impresa agricola sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 121 e collocate utilmente in una delle due graduatorie di competenza delle Province per l’annualità 2013 o nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande.
L’entità del contributo in conto capitale varia dal 30% al 45% della spesa ammessa a seconda della tipologia dell’investimento (strutture o dotazioni) e del soggetto richiedente, imprenditore ordinario o azienda con giovane titolare. Qualora vengano proposti investimenti nel settore energetico da fonti rinnovabili il contributo è pari al 40% per l’utilizzo di biomasse vegetali o al 20% per il fotovoltaico. Verrà data priorità alle imprese condotte da giovani. Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell’intervento. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.
Il secondo bando
La Regione mette a disposizione 20 milioni di euro per agire in maniera forte sul segmento della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per creare reddito nel settore e concorrere alla crescita economica delle imprese nei territori colpiti dal sisma del 2012, favorendo anche il processo di innovazione tecnologica e migliorando il rendimento globale.
Il bando prevede che le domande siano presentate entro il 3 ottobre 2013 al Servizio aiuti alle imprese della Regione.
E’ rivolto alle imprese che svolgono attività di commercializzazione e/o trasformazione di prodotti agricoli indicati nell’allegato I del Trattato Ue – attività che non deve configurarsi come connessa – , sia per domande di trasferimento già presentate sulla misura 123, attualmente in istruttoria, o collocate utilmente nella graduatoria regionale della filiera lattiero-casearia e non finanziabili per carenza di risorse, sia per nuove domande. In questo modo si vuole favorire la ripresa economica e la competitività del comparto agroindustriale di un’area particolarmente importante per l’agroalimentare italiano, introducendo tecnologie innovative finalizzate a nuove opportunità di mercato, ad aumentare quote di esportazione, a ristrutturare o ammodernare gli impianti agroindustriali, migliorando la potenzialità produttiva aziendale al momento del sisma, anche dopo gli interventi per la ricostruzione e il ripristino attivati tramite la misura 126 del Piano di sviluppo rurale o l’ordinanza del Commissario.
L’entità del contributo in conto capitale varia dal 20% al 40% della spesa ammessa a seconda del settore di intervento e della dimensione delle imprese. Verrà data priorità alle imprese che hanno subito danni a causa del sisma e che presentano nuovi investimenti. Tra i titoli prioritari ci sono anche le ricadute occupazionali dell’intervento, le produzioni di qualità e le produzioni biologiche. Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea.
Per informazionI sui due bandi: http://agrea.regione.emilia-romagna.it/ e http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it