Ancora una volta è strage di animali durante il trasporto.

Perché l’Europa non vieta il trasporto sulla lunga distanza di animali vivi destinati alla macellazione? Che senso ha spostarli per centinaia o migliaia di chilometri per trasferirli in un macello sottoponendoli a grandi sofferenze in condizioni inaccettabili?

E’, ancora una volta, una notizia di cronaca che ci impone di rispondere a questi interrogativi. Sta giungendo al suo drammatico epilogo l’odissea di migliaia di bovini stipati su due navi cargo che da mesi vagano nel Mediterraneo cercando di scaricare gli animali.

La Karim Allah, ha trascorso mesi navigando senza meta nel Mediterraneo e, dopo essere sfuggita ai controlli delle autorità italiane che hanno cercato di intercettarla su denuncia di alcune associazioni, è arrivata nel porto spagnolo di Cartagena.

Qui le autorità spagnole, dopo aver accertato le terribili condizioni igieniche degli 864 animali giudicati come non idonei ad ulteriori trasporti, ne hanno ordinato l’abbattimento “secondo le norme e le regole comunitarie”.

Regole che il capitano della nave si è ben guardato dal rispettare durante l’odissea cui è stato costretto per il rifiuto delle autorità portuali turche di far sbarcare gli animali a causa del rischio che fossero infetti. Secondo le autorità portuali spagnole decine di capi sarebbero stati macellati durante il viaggio e gettati in mare e quelli che si sono trovati a bordo sono in condizioni tali per cui l’eutanasia sarebbe l’unica soluzione.

Quella della Karim Allah non è la sola nave in queste condizioni; in questi giorni, dopo essere partita sempre dalla Spagna vi starebbe facendo ritorno una seconda nave la Elbeik, anch’essa alla deriva da mesi essendo stata rifiutata nei porti di Libia e Turchia per la sospetta malattia degli animali a bordo.
Questi ultimi due episodi sono solo la punta di un iceberg ben più vasto che ci regala cronache inquietanti e inaccettabili: oltre 14.000 pecore sono morte annegate il 24 novembre 2019; le pecore erano trasportate a bordo della Queen Hind, che si è ribaltata dopo aver lasciato il porto di Midia, al largo della costa della Romania.

 Si tratta di condizioni allarmanti che dimostrano ancora una volta l’inutilità dei viaggi di animali vivi all’interno del territorio europeo e verso paesi extra UE.

Ogni anno sono almeno 37 milioni tra bovini, suini, pecore, capre ed equini gli animali vivi trasportati attraverso le frontiere all’interno dell’Unione Europea e verso Paesi terzi.

Cosa aspetta l’Europa che fa del Green New Deal un obiettivo strategico ad intervenire?